La Felicità non abita più qui tra i 10 finalisti del premio letterario nazionale "Grazia Deledda" (XVI edizione, sezione saggistica)

Giovedì 28 Novembre 2024

Cultura & Spettacoli

Da Parisi a Zagrebelsky, i big del Premio Deledda
Sabato a Nuoro la cerimonia: ci sarà anche Chiara Gamberale
Saranno resi noti i vincitori delle sezioni narrativa e saggistica

Tutto pronto per la cerimonia finale del Premio letterario nazionale Grazia Deledda, giunto alla 16esima edizione. L'appuntamento è per sabato alle 17.30 a Nuoro all'Auditorium Istituto Regionale Etnografico, in via Mereu. Una serata ricca di ospiti e di cultura, come avviene dal 1952, quando fu istituito il premio intitolato alla scrittrice premio Nobel con la presidenza del poeta Marino Moretti. Tra gli ospiti della serata il premio Nobel Giorgio Parisi, la scrittrice Chiara Gamberale, nonché - in collegamento - il presidente emerito della Corte costituzionale, Gustavo Zagrebelsky, presidente del Premio Deledda.Saggistica Nella sezione saggistica la rosa finalista è composta da Edward Burmann, Plinio Innocenzi, "Cigni neri su Pechino" (Castelvecchi, Roma), Franco Cardini, "La deriva dell'Occidente" (Laterza), Sabino Cassese, "Le strutture del potere" (Laterza), Roberto Esposito, "I volti dell'avversario, L'enigma della lotta con l'angelo" (Einaudi), Dario Fabbri, "Sotto la pelle del mondo" (Feltrinelli), Bastiana Madau, "Maestre dell'Università sconosciuta" (Soter editriced), Antonietta Mazzette, "La felicità non abita più qui. Lo spaccio delle droghe in Sardegna, Sociologia del territorio" (Franco Angeli), Giorgio Parisi, "In un volo di storni, Le meraviglie dei sistemi complessi" (Feltrinelli), Silvano Tagliagambe, "Il Mediterraneo dentro. La Sardegna tra memoria e avvenire" (Mimesis, Eterotopie), Alessandro Vanoli, "L'invenzione dell'Occidente" (Laterza). La commissione è composta dal presidente Attilio Mastino, rettore emerito università di Sassari, Giangiacomo Ortu, ordinario di Storia moderna all'università di Cagliari, Luca Saba, presidente della Fondazione Deledda, Antonio Di Rosa, direttore servizi esterni Gruppo Sae, e Zagrebelsky. «La sezione saggistica, di cui conosceremo i vincitori tra qualche giorno, ci ha visto impegnati a leggere centinaia di opere, tra quelle pervenute e quelle segnalate - spiega Mastino -. Abbiamo voluto allargare gli orizzonti, proporre un ripensamento complessivo, capace di guardare con occhi nuovi il mondo che viviamo attraverso la lettura dei più significativi titoli pubblicati dal 2020, con la voglia di far emergere le novità, le promesse, le personalità che si distinguono per la capacità prensile di raccontare realtà e sentimenti». Narrativa Nella sezione Narrativa i dieci finalisti sono: Alessandro Baricco, " Abel" (Feltrinelli), Adrian Bravi, "Adelaida" (Nutrimenti), Antonio Franchini, "Il fuoco che mi porto dentro" (Marsilio), Chiara Gamberale, "Dimmi di te" (Einaudi), Francesca Giannone, "La portalettere"( Nord), Helena Janeczek, "Il tempo degli imprevisti" (Guanda), Marco Missiroli, "Avere tutto" (Einaudi), Matteo Porru, "Il dolore crea l'inverno" ( Garzanti), Piergiorgio Pulixi, "La donna nel pozzo" (Feltrinelli), Roberta Recchia, "Tutta la vita che resta" (Solferino). A scegliere il vincitore la commissione presieduta da Aldo Maria Morace, presidente edizione nazionale opera Omnia Deledda e Pirandello, e composta da Ermanno Paccagnini, ordinario letteratura italiana alla Cattolica di Milano, Silvia Tatti, ordinaria letteratura italiana all'università la Sapienza di Roma, Giacomo Bedeschi, direttore della Nuova Sardegna, e Antonio Rojch, giornalista e direttore della Fondazione Deledda. «Posso affermare senza tema di smentite che anche quest'anno la diecina dei finalisti del premio Deledda è di altissimo profilo - dice Morace -. Non c'è voce della migliore narrativa italiana che non sia presente, anche nelle sue ultime uscite editoriali. Mi preme sottolineare due aspetti: l'attenzione agli scrittori translingue, cioè coloro che sono giunti da altra lingua, da altra nazione, identificandosi poi nella nostra lingua, nella nostra cultura letteraria; e la valorizzazione degli esiti migliori (ed ultimi) della narrativa sarda, aperti all'Europa».Studi Deleddiani In questa categoria i finalisti sono Rocco Mario Morano, "Grazia Deledda. Il varco, i personaggi in fuga per il vasto mondo, il sogno e la commedia della vita", pref. di F. Spera, Soveria Mannelli (Rubbettino Editore), Salvatore Bulla, "Grazia Deledda. Prospettive del religioso per una rilettura critica", Roma, (Inschibboleth Edizioni), Silvia Teresa Zangrandi, "Sos contos de fuchile, Le novelle di Grazia Deledda", Bologna (Pàtron editore, 2022). La commissione è presieduta da Dino Manca, filologo dell'università di Sassari, e composta da Aldo Maria Morace, italianista università di Sassari, Tanja Baumann, germanista, università di Sassari, Simone Pisano, glottologo università per stranieri università di Siena, e Dubravka Dubracev, italianista università di Zagabria. «A partire dal 2021, anno in cui si sono chiuse le manifestazioni per celebrare la personalità e l'opera di Grazia Deledda a 150 anni dalla sua nascita, mai si era vista una così ricca e polifonica serie di contributi e di studi dedicati al Nobel sardo - dice Manca -. La sua figura letteraria e umana è stata affrontata con un approccio critico multiforme grazie al contributo dei numerosi studiosi che si sono misurati con la sua narrativa. Il frutto di questa ricerca recente e degli interessi di studio maturati negli ultimi anni intorno alla figura e all'opera della scrittrice nuorese, hanno trovato apprezzamento e favorevole accoglienza da parte della giuria del Premio». La cerimonia Durante la serata saranno anche consegnati tre premi speciali intitolati ad Andrea Camilleri (narrativa), Giuseppe Dessì (saggistica) e Marino Moretti (Studi Deleddiani). Interverrà il Coro Bobore Nuvoli, diretto dal maestro Giampaolo Caldino. A fare gli onori di casa il giornalista Antonio Rojch e l'attrice Enrica Mura. «Il Premio Deledda continua a crescere, con le sue qualificate giurie, che si sono focalizzate sulle più rilevanti produzioni del panorama editoriale italiano - così parla Luca Saba, presidente della Fondazione -. Voglio inoltre rivolgere un particolare ringraziamento a Gustavo Zagrebelsky per aver accettato questo ulteriore impegno, che conferisce nuovo prestigio al Premio Deledda». «Il Deledda ritrova un altro Nobel, il fisico Giorgio Parisi, nel Premio che precede le celebrazioni per i cento anni della consegna del prestigioso riconoscimento a Stoccolma - conclude Rojch -. Il Premio Deledda, rilanciato negli anni Duemila, riscopre ancora il suo ruolo nazionale, con protagonisti di primo piano».

 

 

Fonte: La Nuova Sardegna, giovedì 28 novembre 2024, pg. 45