Maggio della comunicazione 2023: La radio nei teatri di guerra e nelle periferie del mondo
Nei momenti di crisi i mezzi di comunicazione sono di fondamentale importanza e la radio più di tutti. La radio garantisce infatti sempre informazione e intrattenimento, ma la sua utilità sociale emerge in occasione degli eventi più tragici. È stato così per i conflitti mondiali del ‘900, quando era un mezzo all’avanguardia ed è così ancora oggi, visto l’utilizzo che se ne fa nei conflitti in atto nel mondo. L’appuntamento di Sassari intende mettere in evidenza anche l’importanza delle radio umanitarie e comunitarie per le popolazioni più disagiate.
La presenza di una rete di segnali captabili anche nelle regioni più remote e difficili da raggiungere ne accresce la duttilità e la facilità d’uso, consentendo una gamma di utilizzazioni che altri mezzi non hanno.
Dopo l’introduzione del Rettore dell’Università di Sassari, Gavino Mariotti e della professoressa Romina Deriu, presidente del Corso di laurea Comunicazione pubblica e professioni dell’informazione, interverranno: Andrea Borgnino, Direttore Rai Play Sound; Oreste Molino, già al Servizio di Azione Esterna della Commissione Europea; Gianfranco Scalas, Generale dell’Esercito italiano, promotore di Radio West, radio comunitaria; Emanuele Fiorilli, Inviato Rai; Gianni Garrucciu, Docente di tecnica della Radio Università di Sassari; Rosario Cecaro, docente di Laboratorio TV Università Sassari; Carmen Botti, Direttrice della Sede regionale Rai per la Sardegna; Luigi Carossino, Coordinatore Radio Uni SS.
Coordina Francesco Birocchi, Presidente Ordine dei giornalisti della Sardegna.
La partecipazione alle iniziative è aperta a tutti gli interessati. È previsto il riconoscimento di 1 CFU per gli studenti del CdS L20, previa presentazione di un’unica relazione finale cumulativa (max 6000 caratteri) sulle iniziative del Maggio della Comunicazione da inviare a gibranca@uniss.it e saraspanu@uniss.it.